Surrealismo Oggi

A qualcuno potrebbe apparire inspiegabile il persistere delle proposte surrealiste e il perdurare del loro successo, ben visibile negli esiti delle ricerche artistiche attuali, affiancati dall’attenzione anche commerciale verso i suoi maestri storici, chiedendosi come il surrealismo ancora incida nell’evolversi dell’arte contemporanea. I surrealisti storici e “militanti”, ormai rari, dei quali faccio parte, rispondono che il Surrealismo non può finire perché non è mai cominciato.
Infatti, la sostanza mentale per cui da sempre gli artisti s’interrogano, muove con i primi passi dell’arte atavica. La compagine capeggiata da André Breton, esprimendosi innanzitutto come ricerca filosofica e letteraria e poi psicanalitica, offre innanzitutto una forma di comunicazione pre-verbale e istintiva. Perciò non sono state emanate direttive per ottenere un’espressione figurativa in coerenza con l’enunciazione teorica, limitandosi a riconoscere in varie forme figurative, fino alla fotografia e al cinema, le qualità inerenti all’appartenenza libertaria ed esistenziale alle enunciazioni dei suoi manifesti, consentendo a uno stesso autore di esprimersi con vari linguaggi e in vari modi, diversi anche all’interno di un’unica ricerca individuale.

Renzo Margonari – “Tarabascàn”, tecnica mista, 120 x 100 cm (2008)

Il surrealismo è dunque un atteggiamento, un modo di pensare genericamente libertario e programmaticamente anticonformista che libera i praticanti da ogni convenzione sociale ed estetica. Lo distinguono alcuni presupposti fondamentali, tra cui il riconoscimento della parità della vita sognata con quella vissuta, ritenute ugualmente reali; l’esplorazione dell’io profondo attraverso le rivelazioni scritte o figurali dell’automatismo psichico; la disponibilità al gioco, la ricerca indefettibile della libertà soggettiva, dunque la parità tra uomo e donna, l’opposizione a ogni condizionamento comportamentale.

La logica del surrealismo è antilogica, così come la dimensione del tempo è percorribile nei due sensi. L’obiettivo è il raggiungimento del meraviglioso poiché, dice Breton, solo il meraviglioso è bello, dunque il surrealismo ricerca la bellezza, non importa quale sia. C’è bellezza nel mostruoso, nell’irrazionale, nell’eccezionale. Ovviamente, il surrealismo non è solo questo, ma tali sono alcuni punti di riferimento del suo consistere ideologico. Per questo il surrealismo ha una lunga storia che pesa sull’attualità. È evidente che tali punti essenziali siano stati assorbiti e riciclati da molte tra le ricerche culturali, letterarie e figurative, nelle avanguardie collettive o individuali in atto.

Renzo Margonari – “Una Chimera Vendicativa Crede di Essere Invisibile”, tecnica mista, 90 x 90 cm (2003)