Il Dettaglio

Nel ragionare intorno al tema del dettaglio il pensiero mi porta a circoscrivere l’idea attraverso il suo ambito opposto: la sintesi. La visione sintetica riesce a cogliere l’insieme di un complesso di leggi, senza scandirne l’ essenza particolare.
La stessa percezione ravvicinata è tuttavia fondamentale per dominare la conoscenza complessiva in maniera approfondita. In genere si scende nell’analisi del dettaglio quando s’impone la scoperta dell’inedito aspetto delle cose.Si impone invece la sintesi quando si è già a conoscenza degli elementi significativi e caratteristici di ogni oggetto-cosa…
Lo spirito del dettaglio è spesso vicino all’approccio analitico e scientifico. Esso considera un sistema suddiviso in parti, ognuna delle quali assume una dimensione in sé significante.

Anna gili “KUMA”, vaso in ceramica smaltata - a.b.c. COLLECTION by ARTBEAT

Anna gili “KUMA”, vaso in ceramica smaltata – a.b.c. COLLECTION by ARTBEAT

Nella visione sintetica il dettaglio è parte integrante  del tutto ed interagisce nella sintassi generale dell’intero sistema,
partecipando ad una interpretazione olistica degli organismi.
Ricorrono alla mia mente i modelli umanistici di due importanti artisti: Hieronymus Bosh e Leonardo da Vinci.
Bosch assume nella sua pittura modelli visionari di carattere analitico.
Il suo sguardo sul mondo, è costituito dalla compresenza di un’insieme di dettagli, senza nessun legame se non quello di un’apparente casualità, attraverso l’accostamento enciclopedico di piccole azioni staccate,  ma organizzate all’interno di un vorticoso e caotico cosmo pulsante.

Giacomelli

Francesca Giacomelli, Sculture da Indossare. Realizzate con rame, cavi elettrici Multipolari e Gomma

Duilio Forte-Atelier Forte. “Sleipnir Bastu”, cavallo sauna.

Duilio Forte-Atelier Forte. “Sleipnir Bastu”, cavallo sauna.

Per Leonardo invece il dettaglio è parte integrante della lettura di un opera: dal dettaglio di una mano si può intuire l’anima integrale della persona ritratta, lo sguardo enigmatico e misterioso dei personaggi rimanda alla profondità abissale della coscienza umana.
Anche nel design si ritrovano due anime progettuali distinte tra la componente tecnicista e la dimensione umanista. Tuttavia, altri progettisti, che includono nell’architettura la cultura del dettaglio, risolvono tale dualismo nel linguaggio più articolato della composizione spaziale,  che accoglie di fatto entrambe le anime.

Barbara Paganin. Spilla in titanio - “Tubipora”

Barbara Paganin. Spilla in titanio – “Tubipora”

Nell’accostamento e nell’integrazione fra differenti aspetti del progetto si generano linguaggi inediti e personali che generano oggetti, ambienti, edifici, e città, come suggestione di un percorso immaginario.
Il metodo è dato dalla riproduzione sempre diversa di un dettaglio : formale, decorativo, strutturale, e la differenziazione è data dalle varianti in corso d’opera, come il processo di lavorazione e la componente del fatto a mano.

Negli oggetti di design legati al tema del riciclo, l’anima umanista non soccombe a quella concettuale e funzionale. Anche nella ricerca relativa ai materiali di recupero, le ultime generazioni di designers si sono evolute e hanno sviluppato ricerche formali, la cui originalità è spesso data dall’insolito utilizzo e accostamento delle materie e dalla stessa cura dei loro dettagli, che divengono caratteristici ed essenziali all’interno di questo complesso mondo progettuale.

I designers che lavorano sulla sintesi invece hanno un’ attenzione meno analitica, nei confronti delle componenti della forma, ma più di carattere organico e scultoreo. La forma in quest’accezione nel suo  “significante” simbolico risolve la sua lettura nei luoghi dell’inconscio collettivo e nei contenuti che costituiscono da soli l’anima prima del progetto.

Odoardo Fioravanti, Telescopio “Galileo” by Palomar

Odoardo Fioravanti, Telescopio “Galileo” by Palomar